40 giorni di digiuno*: un breve bilancio

Il 7 febbraio scrivevo:
“Oggi si sentiva già aria di primavera. Il momento migliore per iniziare a rinnovarsi, cellula per cellula. Sai cosa ti dico?
Io inizio 40 giorni di digiuno*. Partecipi anche tu?”
Ebbene, oggi che la primavera è arrivata davvero, è proprio il caso di fare una breve riflessione e un altrettanto breve bilancio di questi 40 giorni, bilancio che è positivo da tutti i punti di vista.

Georges Ohsawa osservava che dove non c’è cibo, non c’è vita.
Ergo, tutti i fenomeni della vita (dalla salute, alla malattia; dalla scelta del lavoro al proprio equilibrio psicofisico; dalla capacità riproduttiva alla memoria; dal buon umore al sonno; dall’equilibrio delle funzioni endocrine alla scelta del proprio partner o dei propri amici; ecc.) dipendono strettamente dal cibo di cui ci si nutre.
L’idea alla base di un digiuno macrobiotico (cioè nutrirsi strettamente dell’essenziale per almeno 10 giorni, masticando bene e bevendo il meno possibile) è semplice e potente: eliminando il ‘non necessario’ dalla propria dieta, molti altri cambiamenti avverranno di conseguenza, senza sforzo, in tutti gli ambiti della vita. Saranno cambiamenti in genere ‘positivi’, perchè la malattia e l’infelicità sono segnali di un allontanamento dall’Ordine dell’Universo, e quindi riavvicinandosi a tale Ordine, malattia ed infelicità scompaiono letteralmente da sole.

Pur avendo già fatto molte volte in passato periodi di almeno 10 o 15 giorni di digiuno macrobiotico (o ‘dieta 7’), ogni volta è una sorpresa vedere come sia incredibilmente potente per rimettere ordine nella propria vita, a tutti i livelli e in modi spesso impensati.
Affrontandola nel modo giusto anche dal punto di vista mentale (ovvero non come una privazione da qualcosa, ma come una grande opportunità e un attaccarsi allo stretto necessario per vivere), non ho ancora trovato in vita mia nulla che le si possa anche solo lontanamente paragonare. E’ semplice da capire, è semplice da seguire, è semplice l’organizzazione delle giornate, è semplice la preparazione dei pasti. Quindi adatta a quasi tutti. Perchè non provarla, prima o poi? Magari in primavera, quando è il momento ideale per fare le “pulizie”, dopo la stasi dell’inverno?

Il mio bilancio è stato ottimo: la quantità di sonno necessaria per essere riposato e lucido per il resto della giornata è diminuita, il tempo durante le giornate da dedicare ai miei progetti (primo fra tutti la traduzione e pubblicazione del libro di Jacques Mittler su Georges Ohsawa, ormai completata al 90%)  è aumentato drasticamente, la lucidità mentale e l’attenzione sono nettamente migliorate, così come la salute generale; soprattutto, ho ritrovato una ‘bussola’ che avevo perso nei mesi precedenti ( segnati anche da un’alimentazione piuttosto caotica) e che era vitale ritrovassi al più presto.
Naturalmente, essendo un bilancio, sono state presenti anche delle ‘perdite’, perchè tutto ha il suo costo, in termini di tempo, di energia, di denaro, di rinunce o di altro. Ma nel complesso mi sento decisamente più vicino all’Ordine dell’Universo rispetto a 40 giorni fa, pertanto mi affido fiducioso a Chi ci vede molto meglio di me.

La lista degli alimenti diversi che ho gustato in questi 40 giorni è piuttosto ricca ed interessante, con alcune novità e belle scoperte anche rispetto al passato:

  1. crema di riso,
  2. riso con gomashio,
  3. crepes di farro e grano saraceno,
  4. pangermoglio,
  5. gallette di sorgo,
  6. amaranto,
  7. polenta di miglio,
  8. pane Ohsawa,
  9. polenta taragna,
  10. miglio con gomashio,
  11. tortino di miglio,
  12. gallette di riso e miglio,
  13. polenta taragna al forno,
  14. crema samurai,
  15. polenta di mais,
  16. farro lessato,
  17. pane di segale a lievitazione naturale,
  18. pappa d’avena,
  19. gallette di sorgo,
  20. crema di farro,
  21. crepes di grano saraceno,
  22. riso rosso,
  23. crema di avena,
  24. kasha (grano saraceno tostato),
  25. pappa di segale,
  26. polpette di miglio,
  27. polpette di riso,
  28. sorgo,
  29. crepes di farro,
  30. pane di grani antichi a lievitazione naturale,
  31. pop-corn,
  32. gallette di mais,
  33. polpette di sorgo,
  34. tagliatelle di grano saraceno,
  35. polpette di riso e orzo,
  36. semolino di amaranto
  37. polpette di sorgo
  38. polenta di miglio e mais al forno
  39. gallette di riso
  40. penne con la tekka (per concludere in festa!)

Questo per sottolineare un’ennesima volta che… non si patisce di certo la fame!! Eppure, l’effetto è molto superiore a qualunque digiuno, perchè a soli cereali completi si può andare avanti anche letteralmente per anni, mentre col digiuno “normale” oltre i 60 giorni non credo sia umanamente possibile andare. Ed è il TEMPO che fa la differenza.

Ecco di seguito alcune fotografie delle tante ricette preparate in questi 40 giorni (mentre sulla mia pagina Facebook è possibile leggere alcune riflessioni intermedie):

Se questa esperienza ti ha incuriosito e hai domande… puoi pormele tranquillamente in privato o nei commenti a questo post.
Ti sarei grato se volessi condividere sui social media con i pulsanti qui sotto, naturalmente. Grazie! 🙂

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Comments 6

  1. Ciao! Ma non ho capito di che digiuno parli, se poi hai mangiato tutte quelle cose…intendi un cambio di regime alimentare!

  2. Complimenti per le tue creazioni, è incredibile la quantità e varietà di piatti che hai realizzato con i cereali, mi hai fatto venire voglia. Un libro di ricette scritto da te lo comprerei subito! 🙂

    E’ un po’ di tempo che seguo te e Procopio e sto meditando di sperimentare la Macrobiotica o partire subito dalla Dieta n.7.
    In proposito ti volevo chiedere se queste pietanze possono essere conservate per evitare di stare a preparare tutti i giorni. Per esempio è possibile preparare i cereali in chicco il mattino e portarseli al lavoro per pranzo? E’ possibile conservarli per alcuni giorni? E i fagioli azuki si possono preparare e consumare successivamente? Il gomasio fatto in casa per quanti giorni può essere consumato?

    Grazie per il tempo che potrai dedicarmi.

    1. Ciao Vincenzo! Ti chiedo scusa per il ritardo, ma… ehm… vedo solo ora il tuo commento! Non mi era arrivata la notifica, forse…boh!?
      Comunque…
      Ti ringrazio per l’apprezzamento entusiasta! Un libro di ricette scritto da me… è l’ultima idea che avevo in mente di fare, ahahah! Ma non si sa mai. In realtà, pensavo più ad una newsletter settimanale, eventualmente. Preferisco meno informazioni e più tempo per provarle e meditarle, piuttosto che il contrario. Ti faccio sapere, in ogni caso.
      Sperimentare la Macrobiotica, la “dieta n. 7” di Ohsawa in particolare, è un’ottima idea. Sul tomo di Mittler (www.lagrandeopera.it) trovi le indicazioni generali. A breve le metterò, ampliate e commentare su quel sito.
      Rapidamente, risposte alle tue domande:
      1) si, possono essere conservate senza problemi. Durano anche 2 o 3 giorni, i cereali, volendo. E se il riso lo cucini con una umeboshi, aggiungi pure un giorno in più di durata… grazie allo shiso.
      2) idem per gli azuki. Il modo migliore è forse la “cottura angelica” di René Lévy, una specie di cottura già dentro ai vasetti, così la fai una volta sola ogni tanto (15 giorni, 1 mese) e poi apri un vasetto alla volta.
      3) il gomashio si fa SOLO in casa e dura 7-8 giorni, più o meno.
      Se hai altre domande, scrivimi pure quando vuoi. Ciao!

  3. Ciao Luca,
    stò facendo la dieta 7 ed oggi è il terzo giorno, è normale sentirsi deboli?

    Mangio solo riso integrale basmati e grano saraceno, conditi con gomasio e/o prezzemolo (non si può utilizzare altro giusto? Come soia o thè bancha). Poca acqua.

    Già dal secondo giorno la mente è molto leggera.
    Grazie 1000!!!
    Sebastian

    1. Ciao Sebastian! Scusami per il ritardo, leggo solo ora il tuo commento, colpa mia.
      Spero tu l’abbia conclusa bene, la 7!
      Comunque sì, è normalissimo sentirsi deboli, soprattutto se è la prima volta, o una delle prime volte.
      Come cereali ce ne sarebbero molti altri, ma puoi anche farla solo con quei due che hai scelto tu…
      Come condimenti, gomashio, shoyu, tamari, tekka, purea di umeboshi o umeboshi, prezzemolo e ovviamente sale marino integrale.
      Come te la sei cavata con la sete?

      La mente migliora di giorno in giorno, salvo qualche possibile scarica emotiva/psicologica dal 6° giorno in poi.
      Fammi sapere, grazie per avermi coinvolto nella tua 7! Ciao!

      Luca

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