Il titolo “leggermente” provocatorio non è, in realtà, particolarmente lontano dalla verità.
Certo, molto dipende dalla sensibilità personale, dal proprio “occhio”, dal mestiere che si fa e dalla propria storia… ma in linea di massima leggere le persone “da dentro” credo sia stata una delle abilità più utili ed importanti che abbia acquisito negli anni.
E senz’altro quella che utilizzo di più, ovvero ogni giorno. Tutte le persone che stanno molto in contatto con gli altri, in realtà, credo sviluppino qualcosa di simile, ma che spesso chiamano solo “intuito”.
Leggere il temperamento di chi ho di fronte, i suoi punti di forza e debolezza e molto spesso anche le malattie è invece possibile con rigore quasi matematico! E lo dico senza esagerare.
Mi piacerebbe davvero che molte più persone sviluppassero questa abilità, abbondantemente alla portata di chiunque, perchè faciliterebbe molto le relazioni interpersonali, semplificherebbe l’orientamento scolastico o lavorativo, eviterebbe di spendere piccole oi grandi fortune per eseguire esami ben più invasivi, ma soprattutto permetterebbe di farsi ogni giorno della propria vita un sincero e spietato esame di come si sta vivendo e di come si sta diventando. Basta uno specchio e la capacità di saper leggere il proprio viso.
Se hai già studiato qualcosa di grafologia, sono certo che intuitivamente capirai subito che le conclusioni sul temperamento di una persona a cui arrivi tramite una analisi grafologica ed una analisi visuale sono molto simili. Mia mamma ha fatto addirittura una tesi di laurea in grafologia, su questo argomento!
Intendiamoci: sono ben lontano dall’aver perfezionato questa abilità, ma mi sento di padroneggiarla abbastanza bene da poterne parlare in pubblico, come sto facendo con questo post. Per le mie esigenze “professionali” e “personali”, in realtà, il mio livello lo posso ritenere buono, mentre se volessi fare il medico, forse sarei… da rimandare a settembe, come minimo! 🙂
Come insegnante, a scuola vedo ogni anno decine o centinaia di nuovi studenti; inoltre sono da sempre un osservatore abbastanza attento e sensibile alla comunicazione non verbale; questo “mix”, grazie alle informazioni apprese da alcuni libri (per esempio questo), mi ha permesso di iniziare a cogliere parecchi segnali “esterni” e di correlarli ad aspetti “interni” delle persone che ho di fronte.
Le basi scientifiche di questa arte sono solide e sono legate soprattutto all’embriologia: conoscendo nei dettagli come un essere umano si sviluppa nel ventre materno, infatti, si scoprono innumerevoli collegamenti tra parti anche lontane tra loro e apparentemente “senza relazioni”. Le relazioni tra la parte e il tutto diventano sempre più chiare e sempre più evidenti.
Col tempo, le informazioni apprese dai libri diventano quasi irrisorie rispetto a quelle che provengono dal semplice ascoltare attentamente chi si ha di fronte e dall’osservarlo senza dare il minimo giudizio su cosa fa, cosa dice e come si presenta.
E’ infatto questo il metodo suggerito da molti maestri di questa arte poco nota: osservare, osservare, osservare. Nient’altro.
Il nostro corpo parla in ogni istante, anzi URLA letteralmente ciò che siamo e come stiamo.
Ascoltare ciò che comunicano gli altri ci insegnerà con un po’ di pazienza ad ascoltare davvero noi stessi, che è poi la cosa forse più importante.
Perchè “leggere le persone” come si leggono i libri è un bel gioco, quasi magico, ma può rischiare di diventare solo un ennesimo strumento di giudizio o di controllo degli altri, mentre se riuscissimo a giudicare noi stessi con la stessa “severità” con cui giudichiamo gli altri, senz’altro riusciremmo a diventare molto più responsabili di tutto quello che ci accade e di tutto quello che siamo.
Se accompagnato dalla massima onestà e conoscendo un po’ di diagnosi visuale orientale (o occidentale, che esiste anch’essa!) questo è possibile.
Per darti una idea di cosa significhi, per me, “leggere le persone”, ti lascio alla lettura di un piccolo estratto del libro che ho linkato in precedenza (che ti consiglio caldamente, per iniziare) . Leggendolo, puoi farti una idea chiara e precisa di quanto possa essere profonda una “analisi” di una persona fatta secondo i principi della diagnosi orientale tradizionale, nello specifico una diagnosi visuale a scopo medico.
Ti consiglio poi di studiare attentamente e con la massima attenzione qualche buon libro simile, per avere un solido punto di partenza per sviluppare poi autonomamente questa arte ormai perduta ma così importante per tutti.
Tradizionalmente, la diagnosi visuale orientale era un’arte che non poteva essere insegnata, ma che si poteva apprendere.
Ti auguro di tutto cuore di apprenderla quel tanto che basta per rendere più felice, sana e libera la tua vita e quella di tutte le persone che incontrerai. Buona lettura!
Esempio di diagnosi visuale orientale – tratto da un libro di W. Ohashi by LucaChiesi
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Comments 2
Ciao Luca, peccato che l’esempio di diagnosi visuale non si possa leggere, mi sarebbe piaciuto capire di cosa si tratta.
Grazie comunque per tutto il tuo lavoro di ricerca che condividi
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Grazie Alessandra, ho aggiunto il link diretto, spero che ora si legga!