Tutti sanno che una immagine vale più di mille parole.. ma allora perchè a scuola ci sono così tante parole e così poche immagini?
Quando ho incontrato quest’animazione di un artista giapponese, Isao Hashimoto, sono rimasto a bocca aperta: in meno di 15 minuti (7 per la versione “accelerata”, se proprio hai fretta…) è stato in grado di farti ripercorrere uno degli argomenti storici più delicati e terribili, cioè la storia dei test nucleari effettuati nel mondo, dandoti una idea “fisica” del terrore e della devastazione che invece non possono mai e poi mai filtrare dalle pagine dei libri o dei giornali.
E facendoti nascere numerose domande in merito…
E dandoti lo spunto per mille approfondimenti, come quello che è successo nell’atollo di Bikini, tanti anni fa.
Un po’ di grafica spartana, suoni da videogiochi degli anni ’70/’80… e il tempo che scorre inesorabilmente…. e che ti fa capire quanto poco valgano le parole per descrivere tutto questo.
Ecco la versione completa di circa 15 minuti:
Ecco la versione “accelerata”:
Più passa il tempo, più siamo pieni di dati e di strumenti per trasformare questi dati in immagini o grafici.
Non sarebbe bello studiare la storia non solo dalle parole che troviamo sui libri, ma soprattutto dai numeri e dai dati grezzi a cui tutti possiamo accedere?
Perchè un conto è memorizzare delle informazioni, come spesso si tende a fare, un conto è invece capirle e farne esperienza diretta e magari addirittura creare nuova informazione a partire da dati a cui tutti possiamo accedere, con un po’ di pazienza e di buona volontà…
Per esempio così:
Ecco un buon motivo per abbandonare un po’ di analisi matematica e approfondire la statistica durante gli anni della scuola superiore, tanto per fare un esempio.
Così, tanto per fare un altro esempio, i giornalisti che vivono raccontando un mondo che non esiste, tirandolo fuori a forza da numeri che interpretano in modo molto discutibile, avrebbero meno campo libero e finalmente inizierebbero a perdere la credibilità che gli è (incredibilmente) ancora rimasta. Ma di questo ne riparliamo molto presto.
Se hai apprezzato l’animazione sui test nucleari e ti va di condividere che impressioni ti ha fatto la tua prima visione, ti sarei grat@ se lo scrivessi nei commenti qui sotto. Grazie!
Se poi vuoi condividere sui social media con le icone sottostanti… doppiamente grazie! 🙂